La variazione della potenza del contatore elettrico è un’opzione che molti consumatori considerano per migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione o per risparmiare sulla bolletta.
Questo intervento è regolamentato da specifiche normative e implica costi e tempi che variano a seconda delle esigenze e del contesto di fornitura. In questo articolo esploreremo i motivi per cui potrebbe essere utile modificare la potenza del contatore, i costi da considerare e i tempi necessari per completare l’operazione.
Perché variare la potenza del contatore
La potenza del contatore elettrico rappresenta il livello massimo di energia che può essere erogata contemporaneamente alla propria abitazione. Nella maggior parte delle case italiane, il livello standard è di 3 kW, ma ci sono situazioni in cui potrebbe essere necessario modificarlo.
Quando aumentare la potenza del contatore elettrico
Aumentare la potenza del contatore è utile in diversi contesti, ad esempio:
- Se si utilizzano elettrodomestici ad alta potenza come condizionatori, piani cottura a induzione o stazioni di ricarica per veicoli elettrici.
- Per ridurre il rischio di blackout causati dal superamento della soglia di potenza disponibile.
- Per migliorare il comfort energetico e supportare nuovi impianti elettrici o tecnologie ad alta efficienza.
Quando ridurre la potenza del contatore
D’altra parte, ridurre la potenza può essere una scelta intelligente se si vive in un’abitazione piccola o con un numero limitato di elettrodomestici. Questo intervento permette di risparmiare sui costi fissi in bolletta, in quanto ogni kW di potenza impegnata ha un costo annuale specifico.
Quanto costa la variazione di potenza del contatore
La variazione della potenza del contatore comporta costi che possono variare a seconda del tipo di modifica (aumento o riduzione) e del regime tariffario applicato.
Per il 2024, i costi sono regolati dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) e sono validi per le forniture in Maggior Tutela, mentre nel mercato libero i costi possono essere diversi e dipendono dalle condizioni contrattuali.
Costi della variazione di potenza del contatore nel mercato tutelato
Nel servizio di Maggior Tutela, l’aumento della potenza comporta:
- Quota potenza: 61,26 €/kW (per aumenti fino a 6 kW in utenze domestiche).
- Quota potenza maggiore: 77,49 €/kW (per aumenti superiori a 6 kW).
- Contributo fisso: 23 € al venditore, variabile nei contratti del mercato libero.
Se l’aumento richiesto è successivo a una precedente riduzione (effettuata dopo il 1° aprile 2017), non si paga la quota potenza per il ripristino della potenza precedente.
Costi per la riduzione della potenza nel mercato tutelato
La riduzione della potenza prevede un costo fisso di 23 € nel servizio di Maggior Tutela, mentre nel mercato libero il contributo fisso dipende dalle condizioni contrattuali. Ridurre la potenza impegnata può consentire un risparmio annuo fino a 49,28 € per ogni kW di potenza in meno.
Costi della variazione di potenza del contatore nel mercato libero
Per i clienti del mercato libero i costi della variazione di potenza del contatore variano in base al fornitore e al contratto di energia elettrica.
Ad esempio, se la richiesta riguarda forniture gestite da e-Distribuzione, il principale distributore di energia elettrica in Italia, i costi per l’aumento della potenza sono i seguenti:
- Per le forniture in Bassa Tensione, la quota potenza è di 61,26 €/kW.
- Per le forniture in Media Tensione, la quota potenza è di 61,69 €/kW.
- Se si passa dalla bassa alla media tensione, si aggiunge una quota fissa di 486,56 €.
Questi costi si applicano anche alle richieste presentate tramite il portale online di e-Distribuzione, che consente di gestire le pratiche in modo semplice e trasparente.
Tempi previsti per la variazione di potenza
I tempi necessari per la modifica della potenza del contatore variano in base alla tipologia di richiesta e alla complessità dell’intervento.
Forniture fino a 6 kW
Per le utenze domestiche con forniture fino a 6 kW, la variazione della potenza richiede generalmente pochi giorni lavorativi. Dopo l’accettazione della richiesta, il distributore esegue l’operazione entro 5-7 giorni lavorativi, salvo complicazioni tecniche.
Forniture oltre i 6 kW
Per le forniture che superano i 6 kW o quelle trifase fino a 33 kW, i tempi possono essere più lunghi. In questi casi, è possibile che sia necessario un sopralluogo tecnico per verificare la fattibilità dell’intervento, con tempi che possono arrivare a 10-15 giorni lavorativi.
Media Tensione
Per le forniture in Media Tensione, i tempi sono generalmente più estesi e dipendono dalla necessità di interventi strutturali sulla rete elettrica. La tempistica viene concordata direttamente con il distributore.
Come scegliere la potenza ottimale
Per determinare il livello di potenza più adatto alle proprie esigenze, è importante considerare i dati disponibili in bolletta. Ogni bolletta riporta il livello massimo di potenza prelevata durante il mese, un dato utile per valutare se la potenza attuale è sufficiente o eccessiva rispetto ai consumi reali.
Ad esempio:
- Una potenza prelevata inferiore a 2,7 kW suggerisce che potrebbe essere vantaggioso ridurre la potenza impegnata.
- Se invece si registrano frequenti blackout, è probabile che sia necessario un aumento.
Con una scelta accurata, è possibile ottimizzare i costi fissi in bolletta e migliorare il comfort energetico.
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